E il risultato? Normalmente l’allievo punta alla vittoria e pensa che una sconfitta non
porti a nulla.
Invece anche la sconfitta nasconde importanti opportunità di crescita. Una disfatta non si celebra, ma non deve neanche suscitare un senso di fallimento ed
inadeguatezza. L’allievo deve imparare ad
analizzare il momento, capendo cosa non abbia funzionato, per cercare di
migliorare nelle gare successive. Questo atteggiamento lo aiuterà a
superare positivamente la delusione e la frustrazione sfruttando la sconfitta per
migliorare sé stesso e le proprie capacità.
Anche la preparazione alla gara fornisce numerose opportunità educative. Gli allievi
devono
imparare a gestire il proprio tempo per coniugare gli allenamenti e la preparazione fisica ed emotiva alla gara con le responsabilità scolastiche. La capacità di organizzare il proprio tempo e saper dare priorità alle varie attività da svolgere sarà fondamentale per la loro
vita futura.
Il ruolo della famiglia e degli insegnanti diventa quindi molto complicato. Da un lato bisogna cercare di lasciare ai figli sufficiente libertà per farli crescere nell’autonomia decisionale, ed allo stesso tempo controllare ed essere presenti nel momento in cui sorgano
delle difficoltà. Sicuramente aumentare le aspettative agonistiche ed esaltare solamente la vittoria non può che portare a risultati negativi aumentando inutilmente il livello di stress.
Questi sono solo alcuni esempi che sottolineano il motivo per cui la nostra Scuola
sprona tutti gli allievi ad intraprendere l’attività agonistica come parte integrante del loro percorso judoistico. Siamo convinti che essa rappresenti un
passaggio fondamentale nella crescita personale, indipendentemente dal risultato sportivo che verrà raggiunto.
Per questo la Scuola ha sviluppato e affinato negli anni una serie di
attività e
metodologie per accompagnare gradualmente gli allievi verso l’esperienza agonistica,
evitando l’enfatizzazione eccessiva del risultato e sottolineando gli elementi positivi della competizione. Fin da piccoli gli allievi vengono coinvolti, durante le lezioni settimanali, in giochi e sfide tra compagni che introducono alcuni elementi caratteristici della “gara” di judo, come il
saluto, la sfida uno contro uno davanti ad un “pubblico”, la presenza di un arbitro/giudice,
l’assegnazione della vittoria (e della sconfitta). Attraverso il circuito di attività Judo For Kids League, i bambini possono fare esperienza di confronto con nuovi avversari in un ambiente, il palazzetto, diverso dal luogo abitudinario di lezione. Avvicinandosi poi l’inizio dell’attività agonistica federale, vengono proposti allenamenti specifici che simulano il contesto della gara, come per esempio gli “allenamenti a squadre” che vengono proposti durante l’anno. Infine, a
partire dalla categoria dei cadetti, gli allievi possono scegliere, in accordo con i loro genitori, di impegnarsi più seriamente in un percorso agonistico specializzato che, senza certezza di risultato, li porterà a compiere un’esperienza formativa unica nel suo genere che avrà positive ripercussioni sulla loro vita futura.